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Isola del Gran Sasso d'Italia : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diTeramo.

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Comune di Isola del Gran Sasso d'Italia

Isola del Gran Sasso d'Italia: Informazioni turistiche

Isola del Gran Sasso: all’ombra del gigante dormiente
E’ un paese di circa cinquemila abitanti, situato ai piedi del Gran Sasso d’Italia, nel cuore di un’ampia e suggestiva vallata, denominata Valle Siciliana. La sua storia, antichissima e prestigiosa, ha visto il dominio di tre potenti famiglie feudali: dei Pagliara, degli Orsini e degli Alarçon-Mendoza.
I Pagliara, della stirpe dei Conti dei Marsi (Comites Marsorum) pare discendessero da Berardo, primo re d’Italia, nipote di Carlo Magno; cominciarono ad avere il dominio della Valle verso la fine dell’ottavo secolo, probabilmente non ex sé, ma come suffeudatari dei monaci di S. Vincenzo al Volturno. Ne detennero il possesso per circa cinque secoli, fino a Tommasa, l’ultima della stirpe, la cui unica figlia, Maria, andò sposa intorno al 1340 a Napoleone Orsini, portandogli in dote titolo e feudo. Ricordiamo tra i tanti, Oderisio I, abate in San Giovanni in Venere, innalzato alla porpora cardinalizia da Alessandro II nel 1063, Oderisio II, anch’egli cardinale ed abate nello stesso monastero, San Berardo, primo abate di San Salvatore di Castelli e vescovo di Teramo dal 1116 al 1122, Oderisio de Pallearia, elevato alla carica di Giustiziere dal re Ruggieri nel 1148, Gentile, i due Gualtieri, Niccolò, e l’ultima della stirpe, Tommasa.
Il dominio degli Orsini, durato per circa due secoli, è stato tra i più turbolenti della storia di Isola del Gran Sasso, passando nell’arco di circa settanta anni, nelle mani di altre famiglie feudali: nel 1419, durante il regno di Ladislao, nelle mani di Francesco Riccardi di Ortona e quindi in quelle di Antonello de Petruziis, il quale, per aver preso parte alla congiura dei Baroni, nel 1487 veniva giustiziato assieme ai figli e privati dei beni che tornavano in possesso degli Orsini. Nel 1495 subì l’invasione di seicento fanti aquilani e fu annessa con vero atto di capitolazione al Contado dell’Aquila, sotto la cui dipendenza pare restasse fino al 1499. Nel 1419, anno della spogliazione degli Orsini, vennero redatti gli Statuti dell’“Università dell’Isola” che, oltre ad essere tra i più antichi della provincia di Teramo, hanno anche il pregio di essere l’unico testo scritto nel volgare locale della Valle Siciliana e uno dei pochi testi antichi ascrivibili alla provincia di Teramo. L’ultimo degli Orsini a dominare su Isola del Gran Sasso, fu Camillo Pardo il quale, per la fedeltà espressa verso la casa di Francia, fu privato di tutti i beni, compresa la Valle Siciliana, che venne riconsegnata a Carlo V e nel 1526 donata agli Alarçon y Mendoza, nella persona di Ferdinando d’Alarçon, primo Marchese della Valle Siciliana.
A lui seguirono altri nove Marchesi, sette maschi e due femmine. I maschi, in omaggio al primo marchese, presero tutti il nome di Ferdinando o Ferrante. Le due femmine furono Isabella, seconda marchesa ed Emanuella, decima ed ultima marchesa, sotto il cui dominio ebbe termine la feudalità. Avevano possedimenti e in Abruzzo e in Calabria Citra. Sant’Omero, Poggio Morello, Canzano, Isola del Gran Sasso, Tossicia, Castelli, Intermesoli, Pietracamela, Cerqueto, Aquilano, Casale S. Nicola, Forca di Valle, Trignano, Pagliara ed altri ancora in Abruzzo Ultra I; Domanico, Fiumefreddo, Rende, Carolei, Mendicino, San Lorenzo del Vallo, San Fili, in Calabria Citra.
Esercitavano su di essi diversi diritti feudali, tra i quali quelli della portolania, della mastrodattia, dell’erbaggio, della zecca di pesi e misure, dell’adoa, nonché i diritti proibitivi sull’uso dei forni, dei mulini, dei frantoi e delle acque in genere.
Con l’eversione della feudalità, avvenuta nel 1806 per opera di Giuseppe Bonaparte, le antiche “Università Agricole” dell’Isola Pagliara, Casale, Cerchiara, Forca e Collalto, venivano abolite, e al loro posto sorgeva l’attuale Comune di Isola del Gran Sasso (prese il nome di Isola del Gran Sasso con regio decreto 28 giugno 1863), comprendente le frazioni di Casale S. Nicola, Fano a Corno, Cerchiara, Varano, Forca di Valle, Cesa di Francia, S. Gabriele, Pacciano, Frisoni, Collalto, Trignano, S. Giovanni, Tembrietta, Capsano, Colliberti, S. Massimo, Pretara, Ceriseto, S. Pietro, Villa Piano. Nel 1811 il nuovo Comune di Isola del Gran Sasso contava 1950 abitanti, nel 1861, 3510, nel 1901, 5009 e nel 1961, 6878 abitanti.
Attualmente conta poco più di 5000 abitanti.
Tratto da: isoladelgransasso.gov.it

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